sabato 3 dicembre 2011

AVETE   VISSUTO   AL   DI   SOPRA   DELLE   NOSTRE   POSSIBILITA'

 E per questo non ne possiamo più di voi.  ANDATE   VIA   TUTTI !!!!!

domenica 30 ottobre 2011

LE RIFORME !! MA QUALI ??

Perchè "loro" vogliono fare "le riforme" ? Cosa vogliono riformare visto che siamo il paese europeo:
- dove un quarto svolge attività rigorosamente in nero altrimenti salta la sua economia, un quarto imita il primo per non pagare il dovuto e sulla metà gravano le imposte evase dagli altri;
- dove il mondo del lavoro ha i redditi più bassi, l'imposizione fiscale più alta ed il costo del lavoro massimo;
- dove la famiglia è penalizzata e ci si lamenta che non si fanno figli;
- dove si applica la regola che : "a chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche il poco che ha";
- dove abbiamo globalizzato al ribasso i diritti della gente normale e dei ceti medi e premiato istituzioni bancarie e assicurative che spadroneggiano e impongono esosi dazi essendo prive di vera concorrenza;
- dove il sistema bancario è talmente trasparente che si è inventato due tassi contemporanei (TAN-TAEG);
- dove le leggi non servono ai cittadini ma agli avvocati, poichè attraverso i cavilli aggirano le norme;
- dove è prevalente la tutela dei diritti dei rei rispetto ai diritti delle vittime;
- dove le carceri scoppiano, il dissesto idrogeologico imperversa e le due situazioni non trovano una equa e riabilitativa soluzione comune;
- dove ad ogni folata di vento si crea una autority lautamente pagata, che interviene ad ogni morte di papa con poteri inesistenti, per sortire l'effetto di pannicelli caldi al capezzale del moribondo;
- dove i politici riempiono di figure inutili i ministeri, le regioni, gli enti da sopprimere per poi annunciare il blocco delle assunzioni del personale che serve veramente, quindi mazziare tutti indistintamente tacciandoli come fannulloni, tanto al bar sono tutti d'accordo con il ministrino di turno che pare pure convinto di ben operare;
- dove i salari  medio-bassi  costituiscono il "paniere ricco del governo" e pagano il 23-27% di irpef, mentre i veri ricchi stanno al di sotto dell'imponibile, continuano a sottrarre a noi tutti ciò che devono pagare e usufruiscono anche dei benefici previsti per i redditi più bassi; tutti lo sanno, pagano, protestano un poco ma nessuno ha mai fatto veramente qualcosa;
- dove la prostituzione viene emarginata in zone franche, purchè scarsamente abitate, per consentire congrui introiti al malaffare e lo sfruttamento delle persone; il comune losco senso del pudore interviene a vietarne la regolarizzazione;
- dove la Chiesa dice che non fa politica e, a ridosso delle elezioni, annuncia di appoggiare chi si schiera contro questo o quel provvedimento non approvato dalla gerarchia;
- dove un onorevole trombato lo puoi ritrovare ministro ed un cosidetto  manager dannoso viene promosso a far danni ancora maggiori; nei paesi civili vengono messi da parte ed a volte anche dimenticati;
- dove esiste il numero di auto blu USA moltiplicato per 10;   
- dove un individuo può rimanere attaccato ad una poltrona da onorevole per quarant'anni, non sa far altro, quando la spinta ideale, se c'era, è stata persa già dopo i primi dieci anni; la volontà di conservare il privilegio necessita di compromessi men che onorevoli;
- dove chi è minacciato dalla delinquenza deve arrangiarsi da solo perchè le forze dell'ordine devono concorrere, loro malgrado, a tutelare lo status simbol di chi ha la scorta a prescindere;
- che annega nelle disfunzioni perchè la classe dirigente usa il potere non per fare funzionare il sistema ma per centrare le "scorciatoie";
- in cui la classe dirigente non vive nel mondo reale ma in un mondo ovattato dove qualcuno è pagato per appianare le "difficoltà" per "Sua Eccellenza";
- dove le trasmissioni satiriche sono diventate uno strumento di controllo-indagine-denuncia mentre i giornali, che dovrebbero svolgere anche questo ruolo, sono dediti al pediluvio della classe dirigente che offre indegni finanziamenti di stato;
- dove l'onorevole di turno si fa riprendere a fare la spesa al supermercato, per mostrare che è "tanto popolare", con la carta di credito oro del potere; ben diverso fare la spesa con il borsellino di un pensionato con la minima o di un cassintegrato;
- dove a settanta anni dalla Resistenza si usano ancora i Caduti, che si rivoltano nella tomba vedendo come è stata ridotta la nazione per cui sono morti, per sdoganare un sistema marcio fino al midollo;
- dove onorevoli e familiari che sono usciti dalla guerra con le pezze al culo si ritrovano oggi proprietari di beni oltre le loro entrate;
Ecc. ecc. ecc.............

mercoledì 26 ottobre 2011

Modello di sviluppo ???

Continuare con quale modello di sviluppo :
- quello proposto dai grandi gruppi monopolisti che rubano le materie prime a prezzi stracciati ai paesi sottosviluppati  e lasciano morire di fame milioni di persone ?
- quello che crea la desertificazione dei terreni coltivabili e riduce alla miseria territori un tempo fertili per speculare sulla riduzione delle produzioni, imporre i prezzi dei prodotti a largo consumo e controllare il commercio a livello mondiale ?
- quello che riduce i salari e le pensioni, favorisce l'indebitamento delle famiglie, elimina i servizi sociali e costringe parti sempre più ampie della società ad una vita di stenti ?
- quello in cui gli istituti di credito sono i collaboranti di coloro che gesticono i prestiti a tassi vergognosi che altro non sono se non l'anticamera dell'usura ?
- quello in cui c'è chi deve cavarsela con 1000 euro al mese (quando va bene) dopo aver lavorato una vita e chi con 30.000 euro al mese ancora non prova la vergogna del vampiro ?
- quello che, giunto al livello di saturazione dei consumi (sia per scelta, sia per necessità), non è più in grado di distribuire e quindi è costretto a fermare la produzione ?

Si può avere uno sviluppo
- che metta al centro la persona e non il prodotto
- che valorizzi la qualità e non la quantità del prodotto
- che aiuti l'incremento di una migliore qualità della vita
- che offra lavoro a coloro che operano per il recupero ed il riutilizzo del prodotto 
- che utilizzi il riciclo delle materie prime per eliminare il problema dei rifiuti e l'impoverimento delle risorse
- che permetta a chi oggi muore di fame di poter avere di che nutrirsi
- che ridistribuisca le ricchezze eliminado i grossi gruppi monopolistici
- che capisca che l'idea di mondo globalizzato non serve alle comunità ma agli speculatori
- che rifiuta il profitto fine a se stesso
- che tutela chi lavora onestamente
- che metta all'angolo chi specula e scommette sulla povertà di persone e nazioni
- solo se il debito mondiale viene azzerato e spariscono le banche d'affari che non investono sulle comunità ma sulla speculazione

E' per questo che le nazioni più sviluppate che fino ad ora hanno pagato miliardi di interessi sugli interessi possono e devono
- rinegoziare il debito
- fissare loro stesse il tasso massimo di interesse
- allungare i pagamenti affinchè le rate non impediscano il decremento del debito stesso

Qualora ciò non fosse accordato le nazioni possono e devono sottrarsi ad una onerosità insostenibile che va solo a vantaggio di gruppi finanziari che speculano 

venerdì 30 settembre 2011

CONFINDUSTRIA: CODA DI PAGLIA


La Presidente dell'associazione degli industriali, come altri, dopo aver spremuto questo governo lo molla a se stesso o meglio lancia i siluri degli ultimatum.
Dopo avere ottenuto il rilancio delle grandi opere, il licenziamento facile, la spaccatura del fronte sindacale comune e qualche altra bazzeccola ora il problema più grave per l'Italia sono le pensioni.
Ma questa affermazione viene smentita quotidianamente perchè, nonostante tutto, le pensioni dei lavoratori dipendenti sono in equilibrio. 
Non così quelle delle categorie che percepiscono più di quanto versano tra cui pare si identifichino i manager ed i direttori di impresa.
A chi giova  allungare i tempi di uscita senza tener conto degli anni lavorati ?
Fino a qualche tempo fa il ritornello degli industriali era quello di facilitare le uscite per avere forze giovani al lavoro ma oggi, con la crisi finanziaria, è cambiato il vento.
A chi restano i benefici economici non erogati ed i TRATTAMENTI DI  FINE  SERVIZIO che sono soldi dei lavoratori ?
Sono un finanziamento facile per quelle imprese che non riescono ad ottenere il credito dalle banche e che pagano un costo irrisorio rispetto a quello bancario.
Proviamo a moltiplicare, su 200.000 uscite totali, 100.000 uscite/anno/confindustria (per difetto) per 40.000 euro (per 40 anni di lavoro) per "n" che è il numero di anni in più che si vuole trattenere al lavoro anche chi ha maturato 40 anni (100.000 x 40.000 x 10) + (100.000 x 40.000 x 9) + (100.000 x 40.000 x 8) + (100.000 x 40.000 x 7) + (100.000 x 40.000 x 6) + (100.000 x 40.000 x 5) + (100.000 x 40.000 x 4) + (100.000 x 40.000 x 3) + (100.000 x 40.000 x 2) + (100.000 x 40.000 x 1)  il totale è 220.000.000.000 si duecentoventimiliardi di euro in soli 10 anni.
Invece di offrire più tutele a chi non ne ha si vuole bastonare chi fino ad ora ha tirato la carretta.
E si prendono a paragone i lavoratori tedeschi, ma solo per la riduzione dei diritti non per salari, ferie, welfare ecc. ecc..
Inoltre si tocca la corda sentimentale, "...fatelo per le nuove generazioni..."  che nel frattempo vengono frustrate con i lavori a termine e diritti a zero. 

Chi ha ricevuto soldi pubblici, quindi anche nostri, e poi ha portato all'estero le attività lavorative !!!
Chi ha  praticato la finanza creativa che rende di più di quanto si investe in azienda !!!
Chi ha chiuso un'azienda costituendone subito un'altra per "ristrutturazione aziendale" potendo così diminuire il numero degli occupati (preferibilmente "a fine corsa") ed usando cassa integrazione e aiuti statali vari !!!
E allora, cosa si pretende ancora da noi ???

martedì 27 settembre 2011

10 PUNTI PER L'ITALIA



 1 - riduzione dei politici al 25% degli attuali eletti, azzeramento dei privilegi, recupero forzoso delle somme percepite  senza versamento dei contributi previdenziali e/o degli oneri fiscali, e/o senza avere maturato il diritto al percepimento  per mancata anzianità lavorativa ;
 
  2 - tetto alle liquidazioni, ai TFS e alle pensioni da commisurarsi agli effettivi versamenti e aggiornamento delle reversibilità a favore dei sopravvissuti perequandole alla media di  tre contratti di lavoro (industria, commercio-artigianato e pubblico impiego);
  
  3 - recupero delle somme indebitamente percepite con i TFS d'oro e le pensioni percepite oltre i limiti dei versamenti contributivi;
 
  4 - patrimoniale per ridurre il debito e per incentivare il lavoro giovanile;
 
  5 - riforma fiscale con l'introduzione della confisca dei beni mobili, immobili e finanziari degli evasori, dei familiari e dei parenti se prestanome e dei prestanome fino al raggiungimento delle somme evase e delle sanzioni dando vita anche alla costituzione di società di gestione esterne alla P.A. per assicurare la continuità lavorativa ed il perseguimento del recupero delle somme più avanti descritte. 
Vengono tenuti indenni dalle sole sanzioni coloro che, pur essendosi prestati in precedenza a favorire gli evasori, si dissociano e segnalano in toto la loro partecipazione agli Uffici fiscali e/o alla Guardia di Finanza. 
Carcere per coloro che, richieste senza averne titolo, percepiscono indebitamente somme non dovute e/o che figurando nullatenenti, indigenti, percettori di somme irrisorie cercano di sottrarre al fisco i redditi soggetti a tassazione e/o i beni di loro proprietà. La pena carceraria resta in vigore, senza alcuna attenuazione, fino al saldo totale del debito fiscale.
 
  6 - riforma della spesa sanitaria introducendo il protocollo unico delle prestazioni, dei costi dei servizi  e delle remunerazioni.
Coloro che alimentano la spesa ingiustificata ed oltre il protocollo unico risponderanno di danno erariale e parteciperanno al recupero forzoso delle somme indebitamente spese e/o introitate. 
Il concetto basilare che deve regolare i protocolli sanitari è quello della qualità della vita che il sistema sanitario offre ai propri pazienti.
 
  7 - opere incompiute assistite da pubblici finanziamenti:
 - censimento delle opere incompiute assistite da pubblici finanziamenti anche attraverso le segnalazioni di soggetti esterni alla Pubblica Amministrazione che dovranno essere celermente verificate;
 - individuazione dei responsabili del mancato compimento delle opere assistite da pubblici finanziamenti siano esse  persone fisiche e/o persone giuridiche;
 - verifica capillare delle posizioni delle  persone fisiche e/o persone giuridiche di cui sopra dando vita alla costituzione di società di gestione esterne alla P.A. per assicurare la continuità lavorativa ed il perseguimento del recupero delle somme più avanti descritte;
 - individuazione di coloro che  hanno rilasciato false attestazioni idonee a percepire indebitamente i pubblici finanziamenti e recupero solidale delle somme indebitamente fatte ottenere; 
 - recupero delle somme indebitamente percepite attraverso pubblici finanziamenti e delle relative sanzioni;
 - confisca delle opere, dei terreni su cui insistono le opere incompiute assistite da pubblici finanziamenti e dei mezzi d'opera e/o dei beni strumentali serviti al conseguimento delle finalità legate a detta attività delittuosa;
 - i pubblici dipendenti e gli amministratori della cosa pubblica coinvolti in  delitti contro la pubblica amministrazione decadono dai diritti civili e politici e vengono allontanati dai pubblici incarichi vita natural durante.

 8 - riforma carceraria e istituzione di campi di lavoro, a partecipazione obbligatoria, retribuiti come L.P.U. per riequilibrare il dissesto idrogeologico del territorio nazionale per tutti i condannati a più di 5 anni di carcere e per coloro che, detenuti, presentano domanda. Per i condannati a pene inferiori, che non presentano domanda per il lavoro esterno, è previsto l'obbligo di frequenza dei corsi e/o dei laboratori per l'apprendistato di attività artigianali e /o commerciali di reinserimento.
 
  9 - riforma della giustizia con pene certe e definite senza sconto e buona condotta poiché in carcere la buona  condotta è un comportamento obbligatorio per l'Agente di Custodia ma tanto più lo è per il detenuto.
 
10 - lotta alla criminalità e al degrado sociale con la regolarizzazione della prostituzione sotto il controllo dello Stato e la costituzione di posizioni sanitarie, previdenziali e fiscali.

lunedì 26 settembre 2011

Privilegi

Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono
stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento WikiLeaks.
Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio.
Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche.
Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai
problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.
Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno
chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket.
Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio
balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare". Perché queste informazioni restano riservate, non
accessibili?
Cosa c'è da nascondere?
Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda
non può comportare la necessità di un'attività di elaborazione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste".
Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. "Non ritengo - spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini italiani.
Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata. Non si capisce perché questa 'mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola
gestire direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge - basterebbe semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività dieci milioni di euro all'anno".

Mentre  a noi   tagliano  sull'assistenza  sanitaria e  sociale  è deprimente scoprire che alla casta  rimborsano  anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e sempre nel massimo silenzio di tutti.
...E NON FINISCE QUI...

“FANNO FINTA DI LITIGARE MA PER LORO E’ SEMPRE FESTA”


Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA'
e senza astenuti un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese.

Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare
nei verbali ufficiali.

STIPENDIO Euro  19.150,00 AL MESE

STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese

PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)

RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese


INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)
 TUTTI ESENTASSE
+


TELEFONO CELLULARE gratis


TESSERA DEL CINEMA gratis


TESSERA TEATRO gratis

TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis


FRANCOBOLLI gratis


VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis


CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis


PISCINE E PALESTRE gratis


FS gratis


AEREO DI STATO gratis

AMBASCIATE gratis


CLINICHE gratis


ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis


ASSICURAZIONE MORTE gratis


AUTO BLU CON AUTISTA gratis

RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (
41 anni per il pubblico impiego !!! )

Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso speseelettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)


La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.


La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!


Far circolare. Si sta promuovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari............ queste informazioni possono
essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani......
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Ogni intervento correttivo è ben accetto

venerdì 8 luglio 2011

Proposta di Legge

PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE
RIFORMA DELLO STATO

Art. 1 (modifica art. 56 e 57 della Costituzione)
Il numero dei parlamentari di entrambe le camere riunite non può mai superare il 20% del numero eleggibile al 31.12.2006.
Il numero dei consiglieri regionali, provinciali e comunali non può mai superare il 20% del numero eleggibile al 31.12.2006 (questo fino alla soppressione delle province).

Art. 2
Dal momento dell'entrata in vigore di questa legge sono abolite le norme che fino ad ora hanno regolato la vita di tutti gli organi politici italiani a livello europeo, nazionale, regionale, provinciale e locale.
Sono aboliti tutti gli enti collaterali agli enti locali (es. circoscrizioni, mandamenti, municipi ecc. ecc.).
La liquidazione degli enti che vengono sciolti è affidata a laureati in giurisprudenza,  ex-ufficiali dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell'ex-Corpo Forestale, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco in collaborazione con l'Autorità Prefettizia.
Gli enti regionali-provinciali-locali prestano la loro opera a semplice richiesta scritta dei funzionari liquidatori.
Ogni ingiustificato ritardo nel prestare la collaborazione richiesta darà luogo alla sospensione del gettito tributario a favore degli enti interessati.
Chiunque approfitta, consente, tollera, favorisce l'esistenza di enti collaterali che gravano sulla pubblica spesa è chiamato a rifondere il danno economico provocato all'erario anche con  la confisca dei beni propri o ad esso riconducibili e con il lavoro coatto.
La flagranza di reato elimina il ricorso per Cassazione e da diritto a due soli gradi di giudizio. Le pene sono ridotte del 50% se il reato è confessato prima dell'avvio dell'azione penale della magistratura giudicante. Nessuno, condannato per reati nei confronti della pubblica amministrazione, può ricoprire incarichi pubblici di qualunque tipo o natura, o intrattenere rapporti economici con la pubblica amministrazione per almeno venticinque anni dal giorno della condanna definitiva.

Art. 3
I parlamentari italiani ed europei eletti dall'Italia hanno diritto ad una retribuzione che è la medesima del lavoro che esercitano normalmente con una integrazione pari ad un massimo di 40.000 Euro ( con adeguamento Istat calcolato sul tasso annuo per le famiglie di operai ed impiegati) percepibile in rapporto alle presenze effettive e continuative rilevate da idonei strumenti di rilevazione delle presenze di cui ogni parlamentare sarà dotato.
I parlamentari hanno diritto ad un alloggio, di edilizia economica-popolare, nella città in cui hanno luogo le sedute parlamentari.
I parlamentari hanno diritto ad un ufficio max. di 30 mq. in cui svolgere la loro attività.
Il costo dell'affitto dell'alloggio e dell'ufficio è a carico della finanza pubblica.
Qualora si riscontri un utilizzo di beni ingiustificato per la destinazione d'uso dei locali, i costi a carico dell'erario sono ridotti del 80%.
Chiunque approfitta, consente, tollera, favorisce l'esistenza di costi ingiustificati a carico della pubblica spesa  è chiamato a rifondere il danno economico provocato all'erario anche con  la confisca dei beni propri o ad esso riconducibili e con il lavoro coatto.
La flagranza di reato elimina il ricorso per Cassazione e da diritto a soli due gradi di giudizio. Le pene sono ridotte del 50% se il reato è confessato prima dell'avvio dell'azione penale
della magistratura giudicante. Nessun reo nei confronti della pubblica amministrazione può ricoprire incarichi pubblici di qualunque tipo o natura, o intrattenere rapporti economici con la pubblica amministrazione per almeno venticinque anni dal giorno della condanna definitiva.

Art. 4
Può essere candidato al parlamento chiunque ottiene almeno 5.000 firme autentiche al proprio manifesto programmatico. 
Nessun reo nei confronti delle norme elettorali ed in generale della pubblica amministrazione può ricoprire incarichi pubblici di qualunque tipo o natura, o intrattenere rapporti economici con la pubblica amministrazione per almeno 25 anni dal giorno della condanna definitiva.I parlamentari in carica qualora la legislatura, pienamente avviata, cessi anzitempo non sono rieleggibili.

Art. 5
I parlamentari usufruiscono degli stessi diritti di cui usufruiscono i lavoratori pendolari circa i mezzi di trasporto.
Il rimborso delle spese viene calcolato su una media tra tre contratti di lavoro: industria, commercio, pubblico impiego.

Art. 6
E' abolita la carica di senatore a vita. Per le cariche in essere si applica l'art. 9

Art. 7
I parlamentari maturano l'anzianità pensionabile ed il diritto economico per l'attività che esplicano abitualmente.
Qualora non esplichino alcuna altra professione o attività lavorativa devono costituirsi una posizione contributiva quali Co.co.co. soggiacendo alle stesse normative che regolano tali rapporti di lavoro.

Art. 8
Tutti gli istituti e/o i trattamenti di cui usufruiscono i parlamentari sono aboliti.
Ogni istituto e/o trattamento deriva dalla media tra la comparazione di tre contratti di lavoro: industria, commercio, pubblico impiego.

Art. 9
I benefici di natura economica e di rappresentanza, retaggio del passato status, di cui godono gli ex-parlamentari, gli ex-presidenti e gli ex-alti magistrati sono aboliti.
Resta a loro beneficio una pensione che va da 2.500 Euro nel minimo a 5.000 Euro netti nel massimo (purchè il loro reddito complessivo non superi il tetto massimo stabilito per gli emolumenti percepiti dallo Stato) con la medesima reversibilità di una media  di tre contratti di lavoro: industria, commercio, pubblico impiego. 
E' dichiarata inammissibile qualsiasi opposizione alla presente normativa.

Art. 10
Sono abolite le scorte, le assistenze di rappresentanza e qualsiasi altra spesa a carico dello Stato.
Permangono gli istituti e/o trattamenti per il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio unicamente per la natura retributiva, di sicurezza e di rappresentanza.

Art. 11
Parlamentari europei, italiani, consiglieri regionali, provinciali e comunali non possono essere rieletti per più di nr. 2 legislature anche non contigue nell'arco della loro vita.
Qualora una legislatura, pienamente avviata, non giunga a compimento la si considera comunque piena per il calcolo dell'eleggibilità.
L'entità dello stipendio è rapportata a quella dei parlamentari in carica.

Art. 12
I membri del governo sono rieleggibili solo una seconda volta non consecutiva unicamente nello stesso incarico già ricoperto.
I partecipanti al Governo non possono essere eletti parlamentari nella legislatura successiva alla partecipazione al Governo del paese.
Il numero dei sottosegretari è pari al 25% del numero calcolato alla data del 31.12.2006.
Ad ogni ministero sono preposti un ministro ed un vice-ministro che ne fa le veci in sua assenza; la responsabilità è sempre in capo al ministro.
Il presidente del consiglio dei ministri può revocare la delega ai ministri e ai vice-ministri. La revoca ha effetto immediato.
Qualora decada il ministro decadono anche vice-ministro e sottosegretari.
Il ministro nomina i dirigenti di primo livello del ministero che sono persone esterne alla pubblica amministrazione.
I dirigenti di primo livello del ministero  entrano con il ministro e al termine della nomina cessano .
I dirigenti hanno potere di nomina dei responsabili delle aree del ministero.

E' escluso qualsiasi aumento di personale in sede di nomina dei ministri, eccettuati i dirigenti del ministero sopra menzionati.

Art. 13
I parlamentari che cessano dalla carica cessano anche da qualsiasi diritto a istituti, benefici e/o trattamenti dei parlamentari in carica.

Art. 14
Il mezzo di trasporto privilegiato (auto blu) è dovuto unicamente per il Presidente della Repubblica e per il Presidente del Consiglio in carica.
Sono abolite tutte le convenzioni di varia natura collegate al ruolo svolto dai rappresentanti politici.
Chiunque approfitta, consente, tollera, favorisce l'esistenza di convenzioni che gravano sulla pubblica spesa è chiamato a rifondere il danno economico provocato all'erario anche con  la confisca dei beni propri o ad esso riconducibili e con il lavoro coatto.
La flagranza di reato elimina il ricorso per cassazione e da diritto a soli due gradi di giudizio. 
Le pene sono ridotte del 50% se il reato è confessato prima dell'avvio dell'azione penale della magistratura giudicante. Nessun reo nei confronti della pubblica amministrazione può ricoprire incarichi pubblici di qualunque tipo o natura, o intrattenere rapporti economici con la pubblica amministrazione per almeno venticinque anni dal giorno della condanna definitiva.

Art. 15
Sono abolite tutte le scorte di sicurezza tranne:
- per il Capo dello Stato, il Presidente del Consiglio, il Presidente della Corte Costituzionale, il Presidente della Corte di Cassazione, il Presidente della Corte dei Conti;
- per tutti i magistrati che indagano sul crimine organizzato e su reati di terrorismo;
- per coloro che sono minacciati dal crimine organizzato e dal terrorismo;
- per coloro che, minacciati, sono ritenuti in pericolo di vita.

Art. 16
Le sedute del parlamento sono sempre pubbliche e riprese televisivamente.
I voti sono espressi unicamente in forma palese.
Alle sedute delle Camere e del Parlamento sono tenuti a presenziare tutti gli eletti.
La convocazione per le sedute sospende qualsiasi altra attività.
Le assenze devono essere adeguatamente motivate.
La giornata lavorativa del parlamentare è costituita da almeno 6 ore di lavoro effettivo in aula.
Vi sono almeno cinque sedute parlamentari a settimana.
Il parlamento non può essere inattivo per più di 10 gg. consecutivi.
Il parlamentare che si dissocia dal gruppo in cui è stato eletto decade dalla carica;  il gruppo perde una unità, il Parlamento perde un parlamentare e non viene sostituito.
I parlamentari possono essere sostituiti  per grave malattia documentata  e per morte.

Art. 17
Nella prima seduta utile, che termina solo a nomina avvenuta, il parlamento approva la nomina di una commissione che ha la responsabilità di redigere un testo unico delle leggi.
Alla commissione sono concessi 30 giorni di tempo per essere operativa.
La commissione ha 365 giorni di tempo dall'insediamento per presentare il testo unico delle leggi o l'elaborato comunque prodotto.
La commissione è costituita da:
- 1 ex Presidente della Repubblica che presiede la commissione;
- 1 ex Presidente della Corte Costituzionale che è il vice-presidente della commissione;
- 1 ex Presidente della Corte di Cassazione; 
- 1 ex Presidente della Corte dei Conti;  
- 1 ex giudice ramo penale; 
- 1 ex giudice ramo civile; 
- 1 ex docente universitario di diritto; 
- 1 ex avvocato patrocinante in cassazione con almeno 15 anni di attività forense reale;  
- 1 ex appartenente alle forze armate; 
- 4 ex appartenenti al mondo del lavoro (agricoltura, artigianato, industria, commercio).
I membri della commissione, per la durata dei lavori, hanno lo stesso trattamento dei parlamentari.
La commissione si darà una propria organizzazione del lavoro.
I lavori della commissione sono legalmente validi con la presenza della metà più uno dei commissari. Qualora non si raggiungesse il numero legale per almeno 3 giorni consecutivi i lavori saranno validi con qualunque numero di partecipanti e per il tempo necessario a ricostituire il numero legale.
Tutti gli enti e le persone che possono essere utili ai lavori della commissione, se da questa interpellati, devono prestare immediatamente la loro assistenza a semplice richiesta scritta del presidente.
Tale cooptazione ha valore nei confronti dello Stato, di tutti i datori di lavoro e di coloro che svolgono una attività autonoma.
 I datori di lavoro e coloro che svolgono una attività autonoma sono interamente risarciti dallo Stato.
Chiunque approfitta, consente, tollera, favorisce l'esistenza di costi ingiustificati a carico della pubblica spesa  è chiamato a rifondere il danno economico provocato all'erario anche con  la confisca dei beni propri o ad esso riconducibili e con il lavoro coatto.
La flagranza di reato elimina il ricorso per cassazione e da diritto a soli due gradi di giudizio. Le pene sono ridotte del 50% se il reato è confessato prima dell'avvio dell'azione penale.
Nessun reo nei confronti della pubblica amministrazione può ricoprire incarichi pubblici di qualunque tipo o natura, o intrattenere rapporti economici con la pubblica amministrazione per almeno 25 anni dal giorno della condanna definitiva.
Mentre la commissione opera il governo e il parlamento possono avvalersi di strumenti legislativi che hanno vita propria senza rimandi normativi a commi, articoli o norme precedenti.
Avvenuta la stesura del testo unico qualsiasi norma  contenente rimandi è priva di validità.

Cosa è la legge di iniziativa popolare.

La legge di iniziativa popolare è un istituto legislativo relativo all'iniziativa legislativa, presente anche in Italia, mediante il quale i cittadini possono, attraverso una raccolta di firme, presentare al Parlamento (o ad un ente amministrativo locale, come la Regione) un progetto di legge, affinché questo sia poi discusso e votato.

In Italia il numero di firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare varia a seconda dell'istituzione, come anche tra regione e regione: per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, è necessario raccogliere almeno 50mila firme, e presentare tale proposta alla Corte di Cassazione.

"Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli" (art.71 Cost.). Gli art.48 e 49 della successiva legge 25 maggio 1970, n.352, stabiliscono che il progetto, accompagnato dalle firme degli elettori proponenti, deve essere presentato ad uno dei Presidenti delle due Camere, il quale lo presenta alla Camera di competenza, la quale deve verificare il computo delle firme e accertare la regolarità della richiesta. Non ci sono limiti se non quelli previsti per l'iniziativa riservata.

Così come il referendum, l'iniziativa popolare è istituto di democrazia diretta.
(tratto da Wikipedia)

aspettando i tempi della politica

Perché un nuovo blog?
Non so come si crea e come si gestisce un blog, ma aspettando di imparare penso sia meglio darsi da fare.

Cosa mi ha convinto a fare questo tentativo?
L'ennesima provocazione dei nostri politicanti che, da quando ho raggiunto l'età della ragione, continuano a menarci per il naso.

Cosa mi propongo?
Fare in modo che altre persone si scuotano e riescano a scuotere i politici che sentono solo le loro non poche necessità.

Perché è necessario fare qualcosa ?
Diverse decine di anni addietro essere un Onorevole era un Onore. Pian piano sotto i colpi dei componenti il Parlamento si è trasformato in un lucroso privilegio. Ora ha raggiunto il livello di guardia tanto che nella Camera e nel Senato della Repubblica siedono individui che non avrebbero neppure i requisiti per poter sostenere un concorso per bidello di anticamera, con tutto il rispetto per coloro che svolgono tale onorata attività.

Come intendo muovermi e sollecitare altri a muoversi?
Intendo pubblicare una bozza di progetto di "Legge di iniziativa popolare" mediante il quale tentare di riformare le Istituzioni della Repubblica e riportare l'onorabilità nella classe politica italiana.