giovedì 4 aprile 2013

NON CI SONO SOLDI

Il ritornello ricorrente è quello del titolo e, se si deve rimediare, si deve comprimere la spesa la dove possibile e secondo me (che però confesso non sono "saggio" e non me ne dispiaccio) si può agire:
- soppressione di ogni contributo alle forze politiche, recupero dei contributi alle forze che non esistevano più nella legislatura di erogazione e mantenimento delle sole spese elettorali documentate con regolari fatture e dietro presentazione del bilancio certificato dalla Corte dei Conti con un rapporto di 0,50 euro/ad elettore con massimo di 5 milioni di euro/legislatura (rapportando l'ammontare alla durata) = risparmio di almeno 1 miliardo di euro in 5 anni;
- eliminazione di ogni bonus, facilitazione o regalia per tutti i politici italiani di qualsiasi grado (in Europa ed in Italia, onorevoli/senatori, regionali, provinciali, comunali) riduzione dello stipendio al 50% dell'attuale e comunque non superiore ad un Sindaco di una grande città = risparmio stimato 10 miliardi di euro in 5 anni;
- revisione e riduzione degli stipendi di tutto il corpo diplomatico e consolare in Italia ed all'Estero = risparmio stimato 5 miliardi di euro in 5 anni;
- ricambio di tutti i cosidetti manager e Consigli di Amministrazione delle aziende pubbliche, o che sono state assistite da contributi pubblici, con gestione di società private ad hoc i cui contratti sono soggetti al tetto di euro 250.000 massimi ma che prevedano bonus di produttività percentuali fissati dalla Corte dei Conti compatibilmente con i risultati raggiunti = risparmio  pari a 15 miliardi in 5 anni;
- rientro forzoso di tutti i contributi pubblici erogati negli ultimi 20 anni per le Società che delocalizzano le loro attività sia in maniera palese che in maniera occulta = entrate per 10 miliardi di euro (per difetto) in 5 anni;
- eliminazione ed alienazione di tutte le auto blu con riconversione del personale ad altri incarichi, rimangono solo per i Presidenti della Repubblica, del Consiglio, della Cassazione, della Corte dei Conti = (nr. 200.000 x 30.000/anno per alienazione e gestione) risparmio 6 miliardi di euro il primo anno, 10 miliardi di euro per i successivi 4 anni;
- legalizzazione della prostituzione sottraendo introiti alla criminalità organizzata = entrate fiscali e previdenziali per 1 miliardo di euro annui per un totale di 5 miliardi in 5 anni;
- riduzione degli stipendi ad un tetto di euro 250.000 massimi e delle pensioni a 125.000 euro massimi erogati dallo Stato e con la revisione a cascata, riparametrazione e riduzione dei trattamenti di fine servizio d'oro, cancellazione degli esosi privilegi delle varie caste eventualmente con il rimborso dei contributi versati = risparmio di almeno 18 miliardi di euro in 5 anni;
- sospensione, verifica ed eventuale eliminazione di tutti i contributi a sostegno di attività di interesse relativo e non generalizzato che per gli ultimi 5 anni hanno chiuso i bilanci in perdita = risparmio stimato di 5 miliardi in 5 anni;

- sospensione, verifica ed eventuale eliminazione di tutti i contributi a sostegno di attività di interesse anche generalizzato ma di proprietà di privati (es: editoria ecc.) = risparmio stimato di 5 miliardi in 5 anni;
- introduzione del protocollo unico per gli acquisti, per gli interventi, per l'assistenza nella Sanità (1 siringa deve avere lo stesso prezzo a Bolzano a Trapani e a Roma) = risparmio stimato 5 miliardi di euro in 5 anni;
 - piccola patrimoniale sui grandi patrimoni e alienazione di parte del patrimonio dello Stato = entrate per 100 miliardi di euro in 5 anni;
- per almeno 5 anni sospendere il Concordato e parte delle spese relative mantenendo il contributo solo per le ONLUS (la Chiesa può ben sopravvivere con lo IOR e lo sfruttamento degli ingenti capitali) = risparmio
stimato 15 miliardi di euro in 5 anni;
solo questi pochi oggetti di intervento possono comportare un risparmio per le Casse dello Stato di almeno 210 miliardi di euro in 5 anni.
Come per gli interventi sulle pensioni non vi sono diritti acquisiti ma solo interventi che si vogliono o non vogliono compiere.

Come possono esistere pensioni di 6.000 euro e di 500.000 euro se non con privilegi malsani, ingiustificati ed ingiustificabili ?
Come possono determinate categorie pretendere la schiavitù della maggior parte del mondo del lavoro che produce (beni o servizi) ??
Questo ci si aspettava dai "tecnici" non l'obbrobrio che hanno compiuto.
Nel momento di massima difficoltà l'interesse comune deve prevalere sull'interesse particolare.
Chi non concorda con tali interventi perchè toccano le sue tasche può sempre intraprendere un'altra attività, se ne è capace.

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